Editoriale di fine estate

Editoriale di fine Estate 01/09/2014 - Editoriale del Presidente

 

 

In attesa degli ultimi appuntamenti della stagione HACM, ormai in chiave autunnale, ci pare doverosa una prima riflessione su un'estate all'insegna delle perplessità. Climaticamente innanzitutto, ma anche alla ricerca – ormai una costante – di idee, programmi e soprattutto sbocchi. Verso un futuro, una ripresa, che pare sempre più lontana.

Sintomi che non hanno influito fisiologicamente anche sull'estate HACM, che dal canto suo, nel  “piccolo regno” dello Chalet il Capricorno, sospeso ai 1800 metri di Case Sparse, può comunque fare tesoro di più di una soddisfazione,avvalorata dalla presenza di numerosi turisti, soprattutto stranieri che hanno scelto come meta per le loro vacanze estive lo Chalet Il Capricorno, dal successo degli eventi che hanno scandito l'estate, come ormai di prassi, rafforzando lo spirito HACM, che ora può contare su nuovi contatti, su nuovi adepti e su una più ampia rete di ...simpatizzanti.

Dopo l'apertura del 12 luglio, che ha deliziato amici, ospiti e un'ampia schiera di giornalisti, con “Pane & Marmellata”, rivisitazione golosa delle merende di un tempo accompagnata da ricordi e dissertazioni di Bianca Rosa Gremmo Zumaglini e Marco Giaccone, il 9 agosto, con la complicità di un meteo per una giornata favorevole, l'atmosfera si è fatta magica. Sulla terrazza, che pareva galleggiare su un mare di nuvole, una sintonia di suoni Jazz ritmati dal MARCO PARODI TRIO, ed una fantasia  di sapori, come sempre firmati dalla coppia pluriaffiatata formata da Fabrizio Barbero ed Andrea Carle. Al primo brivido serale, gli ospiti si sono ritrovati nel Salone San Giorgio per un gran finale ad effetto...; un magistrale buffet di dessert servito mentre il prestigioso trio di musicisti concludeva l'esibizione.

Clou dell'estate HACM è stata però la giornata del 26 luglio. Data canonica del calendario dell'Accademia dell'Alta Cucina di Montagna che in questo giorno celebra il suo anniversario e attorno alla Famiglia Carezzana riunisce soci, soci Onorari, esponenti del mondo della comunicazione e Istituzioni. Un'occasione per fare il punto con chi ha creduto sin dall'inizio a questo progetto di qualità e a chi si sta interessando ai suoi futuri proponimenti e sviluppi. In tavola, a sancire il momento di festa, le nobili effervescenze dell'Erbaluce di Caluso dell'azienda Ciek e del Consorzio Erbaluce di Caluso, e  le note delicate del pesce d'acqua dolce.  Un abbinamento che ha avuto come prezioso partner Confagricoltura Torino, con cui si stanno valutando ora iniziativa altrettanto golose per l'autunno.

Il focus della giornata, brindisi e celebrazioni a parte, è stato il conviviale summit con alcuni Sindaci dell' Alta Valle (erano presenti i Primi cittadini di Bardonecchia, Roberto Borgis, di Clavière Franco Capra a Valter Marin, Sindaco di Sestriére  e Presidente dell'Unione Montana dei Comuni della Via Lattea n.d.r) e istituzioni regionali - il Consigliere Regionale Elvio Rostagno, e la Presidente Ascom Luisa Coppa - allo scopo di valutare iniziative comuni che possano contribuire a promuovere un turismo che vada oltre le stagioni, in grado di valorizzare la qualità dell'accoglienza e della convivialità, a vantaggio della riscoperta di tradizioni, cultura e sviluppo della montagna. Senza il vincolo, o il limite, delle condizioni meteo.  Un incontro informale che è stato più che altro una “propedeutica” occasione di conoscenza e che ha delineato larghe intese con alcuni dei presenti,, in vista – ci auguriamo – di futuri appuntamenti più significativi e concreti.

-QUI <- l'articolo e le foto dell'incontro.

Dagli orientamenti di Bardonecchia, ribalta di cultura e sede di ritoro estivo di grandi squadre calcistiche, a quelli Sestrière capofila di un progetto proiettato alla realizzazione di una grande palestra a cielo aperto, che mira ad attirare i Campioni di varie discipline – dal ciclismo, al nuoto, dal golf all'atletica, lo spettro degli interessi risulta apparentemente ampio e diversificato.

E se dallo sport si vuole iniziare, perchè non iniziare a migliorare la percorribilità e la segnaletica dei sentieri? Un necessità "suggerito anche dall'esperienza diretta di Susanna Tagliapietra, avvocato, professore universitario, ed esperta in diritto del turismo. Giunta come cliente allo Chalet, ora è una delle più appassionate sostenitrici del progetto HACM

L'estate scorsa, io e mio marito, svedese e grande appassionato di montagna, abbiamo scelto l'Alta Val di Susa, interessati dalla bellezza e dalla varietà naturalistica. Sotto questi aspetti, la valle ha risposto pienamente alle aspettative. Ci ha deluso, invece, trovare sentieri senza segnavia, o sentieri tracciati nelle carte ma di fatto inesistenti, strade indicate come chiuse al traffico e invece percorse da auto e moto...Da estimatori di questo bellissimo territorio, ci auguriamo che la vocazione turistica dell'Alta Val di Susa, leader nel turismo invernale, possa esprimersi anche in una maggiore attenzione all'escursionismo estivo.

Spunto che ha già trovato una prima risposta in Lia Cieck, titolare dell'omonima azienda vinicola e ospite d'Onore della giornata "Si potrebbe pensare ad una forma di adozione  - ha suggerito Lia - . Ogni azienda, ogni Consorzio potrebbe contribuire alla messa in sicurezza dei tracciati, o anche di una parte, e realizzare la segnaletica che riporti il nome di chi ha sostenuto la riqualificazione. Una forma di sponsorizzazione, di pubblicità che dia visibilità allo sponsor e contribuire a restituire un patrimonio naturalistico    che, per una vallata alpina, costituisce una risorsa".

L'importante, come sottolineato e sintetizzato anche dall'intervento di Maria Luisa Coppa, Presidente Ascom, è che le scelte siano all'impronta della qualità. “ La vocazione industriale di Torino, negli anni '50 e '60, ha fortemente influenzato anche la montagna che viveva di conseguenza di industria, senza una programmazione mirata. Anni di improvvisazione, di scarsa qualità perché era una condizione non prevista, non richiesta. L'arrivo massiccio della clientela inglese, attratta dai bassi costi, ha poi appiattito la qualità. Il declino industriale e le Olimpiadi hanno portato comunque ad aprire gli orizzonti, a cambiare rotta. In 15 anni il territorio ha cambiato cultura. In parte grazie allo sforzo dei Sindaci di cambiare, di attivarsi per promuovere il territorio, per quanto ci si porti dietro dei retaggi difficili da superare. Elevare la qualità del turismo vuol dire elevare il livello ed aumentare la ricaduta economica”.

Opinioni condivise anche da professionisti che, nell'Italia del Nord Est, da anni lavorano a fianco degli albergatori veneti e trentini per stimolarli a individuare una sintonia di intenti. “Dolcesalato” nota riviste di settore  – presente con una sua inviata all'incontro del 26 – ha raccolto speranze e malumori e presto si faranno portavoce – con tutto il nostro sostegno - di una serie di proposte presso il Governo utili a delineare nuove politiche turistiche, a supportare chi – come HACM – da anni si mette in gioco con le sole proprie forze, facendo crescere il personale senza il minimo incentivo pubblico, dando lustro a quel Belpaese, quel Mito del turismo d'altri tempi che ora non gode neppure dei favori del clima.....

Noi, dal nostro piccolo osservatorio, vorremmo aggiungere che oggi, più che mai, al di là degli interessi di campanile, si dovrebbe trovare la via e la volontà per lavorare insieme, per trovare dei punti di contatto e migliorare l'offerta. Ma ancor prima per rigenerare il tessuto di una valle dove il turismo spesso pare un fatto accessorio. O, meglio, vissuto a spot, senza continuità, senza coesione, senza programmi a lungo termine.

Che si punti sullo sport, o sulla Grande cultura,  al di là delle personali preferenze, forse poco importa. Ciò che riteniamo sia fondamentale è che vi sia una regia di fondo, una volontà di crescere e di garantire un'accoglienza che solo per sè stessa sia in grado di affascinare, sedurre la clientela. Con i sapori, la storia, l'artigianato, le tradizioni di un territorio che pare spesso disconoscere le sue radici a fare da insostituibile cornice di un soggiorno motivato dagli interessi più disparati.

In attesa che l'articolo risvegli la “valle del lungo letargo” ed una propositiva discussione sul tema, HACM dà appuntamento a Soci e amici per gli ultimi due appuntamenti dell'estate. Un appuntamento conclusivo con il Jazz, il 13 settembre, e – il 27 settembre - un omaggio alle atmosfere vintage ed al vecchio Piemonte. In linea con quella ricerca delle atmosfere e dello stile d'antan a cui non verrà mai meno.

 

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